Gabriela Gaspari risiede a Garlate (Lc) e lavora a Lecco dove dirige il Centro Margaret Mead che ha fondato.
“Nel corso della mia lunga esperienza professionale mi sono trovata a lavorare in diversi contesti affrontando problemi che apparentemente avevano poco in comune. In realtà credo ci sia un filo rosso che collega ogni mia esperienza, ed è la curiosità per ciò che sentiamo come “identità” e al modo in cui si trasforma ed evolve in un processo di cambiamento che nella sua complessità coinvolge ed interconnette individui e processi sociali, contesti ed identità individuale, di coppia, familiare. Questo interesse mi ha portato ad occuparmi di emozioni come “fatto cognitivo” e come modalità comunicativa, di culture e comunicazione interculturale, dei concetti di normalità e patologia, di “gender”, di pensiero razionale e analogico-intuitivo, di organizzazioni e reti sociali, con la sensazione che ogni nuovo punto di vista arricchiva di nuove intuizioni quelli già esplorati ed apriva il campo a nuove curiosità.”
Psicologo Psicoterapeuta, Gabriela Gaspari è nata nel 1945 in un piccolo paese di montagna sulle Alpi Carniche, ha vissuto gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza a Trieste, dell’Università a Bologna e poi a Milano dove ha conseguito la Specializzazione in Psicologia all’Università Statale, avendo avuto tra i docenti Cesare Musatti e Franco Fornari. La prima formazione all’attività clinica ha seguito l’indirizzo psicodinamico e l’interesse per i gruppi, come testimonia il percorso psicoterapeutico personale di gruppo con Diego Napolitani. Nel settembre del 1976 ha fatto parte del primo gruppo di formazione alla Terapia Familiare avviato presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia da L. Boscolo e G. Cecchin, nel 1981 è stata chiamata a partecipare al gruppo di formazione alla didattica e dal 1983 collabora come didatta. Ha iniziato la propria attività professionale nel 1975 partecipando attivamente alla nascita e all’evoluzione del servizio pubblico lavorando come operatore, supervisore di equipes o come formatore con svariate equipes territoriali degli Enti Locali (consultorio, tossicodipendenze, servizi socio-assistenziali, servizi psichiatrici territoriali, settore materno-infantile,…). Ha lavorato numerosi anni presso un Centro Privato Convenzionato che si occupa di bambini affetti da handicap come responsabile dell’equipe di Counselling e Terapia Familiare. Attualmente presso il Centro Margaret Mead si occupa di psicoterapia e di counselling, di supervisione individuale e di gruppo, di formazione a counsellors e a professionisti che operano nel campo educativo e socio-assistenziale.
- È Counsellor Training Manager riconosciuto dalla SICo.
- Presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia è didatta dal 1983. Dal 1986 all’ 89 è stata Responsabile dello Sviluppo dell’attività di Ricerca del Centro, dal 1995 a 2003 ha avviato e condotto assieme al dott. Barbetta il corso biennale di counselling. Attualmente si occupa assieme alla dott.ssa J. Pereira dello sportello di counselling a disposizione degli allievi del Centro.
- Dal 1994 al ’96 è stata Presidente della Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica.
Principali pubblicazioni scientifiche
- ” Che fine ha fatto l’isteria? “in “Dall’individuo al sistema” a cura di Marisa Malagoli Togliatti e Umberta Telfner, Bollati Boringhieri, 1991.
- “Comunicazione interculturale in contesti di consulenza”, in collaborazione col dott. Pietro Barbetta, in “Connessioni”, n.2. dic. 1998.
- “Intercultural communication on immigration narratives and meta-narratives fostering dialogue”, in collaborazione col dott. Pietro Barbetta e la dott. ssa Cecilia Edelstein in Human Systems, issue 3-4, 1998.
- “C’era una volta la famiglia tradizionale”, in “Connessioni” n. 8, marzo 2001.
- “Lavorare con i grandi gruppi: la terapia sistemica di Bert Hellinger” in collaborazione col dott. Gianfranco Cecchin e la dott. ssa Teresa Arcelloni, in “Connessioni” n. 9, 2001.
- “L’isteria” in collaborazione con la dott.ssa Teresa Arcelloni in “Le radici culturali della diagnosi” a cura di Pietro Barbetta, Meltemi, 2003.